Tutti pazzi per Händel alla Scala. E ora aspettiamo Rameau
Il Giulio Cesare in Egitto di Händel mancava al Teatro alla Scala dal 1957, quando fu diretto da Gianandrea Gavazzeni: è ritornato in una produzione accolta da un meritato successo, venerdì 18 ottobre (sarà in scena fino al 2 novembre, per un totale di sette rappresentazioni). Non proprio integrale (mancavano 6 arie su 40), [continua a leggere]
L’elisir che desta amore e dubbi
Chi frequenta abitualmente il Teatro alla Scala, o il mondo dell’opera in generale, può rendersi conto che gli indici di gradimento sono sempre più soggetti a una spaccatura: da un lato c’è un vasto pubblico che ama riconoscersi nei codici di una forma di teatro popolare com’è l’opera (e in particolare il melodramma ottocentesco); dall’altro [continua a leggere]
Le mirabilia di Martha Argerich inaugurano MiTo
Mi perdoni il lettore se inizio questa recensione con una nota personale: quando due anni fa scrissi un libro sui grandi pianisti dell’era recente, inizialmente pensai al titolo Da Benedetti Michelangeli a Sokolov; per poi cambiare la seconda parte, sostituendo Sokolov con Argerich. Non perché consideri la seconda tout court superiore al primo (le graduatorie [continua a leggere]
Acclamato a furor di popolo il “Rigoletto” déjà-vu
Dopo la breve pausa estiva, la rentrée scaligera è sotto il segno – come ormai da qualche anno – dell’Accademia del Teatro alla Scala: l’anno scorso, i giovani strumentisti e cantanti avevano affrontato il raro Ali Babà di Cherubini, mentre quest’anno si sono confrontati con un titolo ben più popolare, Rigoletto di Verdi. Scelta comprensibile [continua a leggere]
Podcast della trasmissione “Il pianista” condotta da Luca Ciammarughi su Radio Classica
PODCAST “IL PIANISTA” – RADIO CLASSICA – Philippe Bianconi: https://soundcloud.com/radioclassica/il-pianista-2632019-philippe-bianconi-parte-i – Jin Ju: https://soundcloud.com/radioclassica/il-pianista-19-3-2019-jin-ju – Kathleen Long: https://soundcloud.com/radioclassica/il-pianista-12-3-2019-kathleen-long – Pierre Barbizet: https://soundcloud.com/radioclassica/il-pianista-5-3-2019-pierre-barbizet – Schumann (Maurizio Baglini, Gabriele Carcano): https://soundcloud.com/radioclassica/il-pianista-26-2-2019-schumann-maurizio-baglini-e-gabriele-carcano – Couperin al pianoforte (Marcelle Meyer, Yvonne Léfébure, Pierre Barbizet, György Cziffra, Wilhelm Kempff, Grigorij Sokolov, Alexandre Tharaud, Alfonso Alberti, Vittorio Forte, [continua a leggere]
A cuor leggero con Lucas Debargue
«Vivi felice»: così Domenico Scarlatti concludeva l’avvertimento al lettore nei suoi Essercizi per gravicembalo. Le due parole mi sono venute in mente ascoltando Lucas Debargue ieri sera nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano, mentre, nel suo recital per Serate Musicali, snocciolava con estrosa grazia ben undici sonate del compositore napoletano. «Non aspettarti, o dilettante o professore [continua a leggere]
Una “Chovanščina” rivelatoria alla Scala
Sulla Chovanščina di Musorgskij ascoltata il 6 marzo alla Scala. Indubbiamente una delle serate più emozionanti vissute nel Teatro milanese. Partiamo dalla direzione di Valerij Gergiev: credo di non aver mai sentito dall’orchestra scaligera un suono così viscerale, profondamente vissuto, e al contempo così rifinito nei colori. Stavolta Gergiev ha provato molto. E lo ha [continua a leggere]
Fragilità e bellezza con Maurizio Pollini
Teatro alla Scala, 18 febbraio 2019 – Ancora una volta, nonostante lo sgretolarsi della sua forma fisica, ascoltare Maurizio Pollini dal vivo si rivela per me un’esperienza tutt’altro che deludente. Se si pensa al numero di pasticci e al rallentamento dei (già mitici) riflessi del pianista milanese, verrebbe da dire: perché non ha fatto come [continua a leggere]
L’irriducibile individualità di Ivo Pogorelić
Il 6 ottobre 2018 ho ascoltato Ivo Pogorelić a Casale Monferrato. Basandomi unicamente sul mio sentire, sulle mie percezioni epidermiche, non posso dire che Pogorelić sia il “mio” pianista. L’ho ascoltato tante volte e non sono mai uscito dalla sala con quello stato di trasfigurazione che ti lasciano alcuni concerti (per la verità ciò accade [continua a leggere]
Una (fin troppo) rassicurante “Traviata” alla Scala – di Luca Ciammarughi
Qualche riflessione a partire dalla Traviata ascoltata il 16 gennaio 2019 alla Scala. Lo spettacolo è quello del 1990, ormai storico, di Liliana Cavani. L’ho già visto diverse volte e non è, per me come per molti, una sorpresa. Esteticamente è sempre molto bello. Piace a chi lo vede per la prima volta o a [continua a leggere]
Un “Attila” a regola d’arte apre la stagione scaligera
«La più rumorosa di tutte le opere risorgimentali, brusca nello stile, impiastricciata di densi e sgargianti colori, piena di effetti teatrali senza profondità»: così Julian Budden definì l’Attila di Verdi. Ieri sera, più che mai, ci siamo resi conto del misunderstanding del musicologo inglese. Il Teatro alla Scala e il suo direttore musicale Riccardo Chailly [continua a leggere]
Come Currentzis ha servito Mahler “alla lettera”
È sabato sera e io continuo a ripensare al concerto di ieri, con Currentzis e MusicAeterna interpreti di Mahler. In passato il direttore greco si è fatto notare, oltre che per il suo talento saturnino, per alcune eccentricità talora discutibili, soprattutto nella trilogia Mozart-Da Ponte. Da qui il luogo comune: Currentzis è arbitrario, Currentzis fa [continua a leggere]
Libetta, Luisada, Pletnev: tre alchimisti del pianoforte
Come mi era successo il novembre scorso a Lucerna con il “trittico” Kissin-Rana-Trifonov, anche in questo 2018 mi sono ritrovato ad ascoltare tre importanti pianisti consecutivamente: l’italiano Francesco Libetta, il francese Jean-Marc Luisada e il russo Mikhail Pletnev. Tre musicisti fra loro diversissimi, ma con una costante: tutti hanno una sonorità assai personale, tale da [continua a leggere]
C’è qualcosa di nuovo, anzi d’antico: il miracoloso Schumann di Trifonov
Folgorato lo scorso anno da due concerti “intorno a Chopin” (Milano e Lucerna), sono tornato ad ascoltare Daniil Trifonov, ieri sera 30 ottobre 2018 in Sala Verdi per la Società del Quartetto di Milano. Trifonov è ormai riconosciuto come uno dei più importanti pianisti al mondo: posizione tutt’altro che facile, soprattutto in età ancor giovane, [continua a leggere]